Che cos’è il Timorasso?

Che cos’è il Timorasso?

Il vino quasi scomparso che è sulla bocca di tutti.

Partiamo da alcuni cenni storici, si hanno informazioni sul Timorasso da scritti già del XIV secolo, come ad esempio il Trattato di agronomia di Pietro de’ Crescenzi, e poi anche nel Bollettino Ampelografico di Di Rovasenda della fine dell’800, che identificava quest’uva come la più coltivata nel Tortonese.

La domanda è come ha fatto un’uva così diffusa ad essere quasi scomparsa?

I motivi sono diversi, uno è sicuramente l’incostanza di rendimento della produzione di questa tipologia di uva. La fillossera, che ha colpito buona parte delle viti del nord Italia, è un altro, e poi nell’impiantare le nuove viti con l’innesto americano si scelsero tipologie di uve più resistenti. Lo spopolamento delle campagne nel secondo dopo guerra, e molti terreni furono lasciati non coltivati influì ulteriormente. Gli eventi esterni portarono i contadini a scegliere viti più resistenti e soprattutto più produttive, ad esempio uve a bacca rossa come Barbera e Croatina.

La riscoperta del Timorasso e l’attuale fama, parte dagli anni ’80 e lo si deve a viticoltori che hanno creduto in questo vitigno, come ad esempio uno dei più conosciuti Walter Massa. I produttori del Tortonese cominciarono a ripiantare il Timorasso e la prima annata vinificata in purezza è targata 1987.

Il vitigno Timorasso è un autoctono a bacca bianca della zona dei Colli Tortonesi, le sue caratteristiche sono eleganza e forza che sono date da un vitigno di carattere con ricche note varietali, riconducibili sia alla pianta che al terreno. I grappoli sono medio-grandi, molto serrati tra loro e pruinosi. Cresce su terreni argillosi-calcarei, la vite germoglia precocemente ma matura tardi. Le zone di produzione sono la Val Curone, la Val Grue, la Valle Ossona, la Val Borbera e la Val Sisola.

La longevità è una delle caratteristiche che particolarizzano questo vino, infatti si consiglia non solo di berlo giovane ma di darli tempo di invecchiare qualche anno per esprimersi al meglio, in controtendenza con gli altri vini bianchi che solitamente si esprimono meglio giovani.

Il nome Timorasso non si sa esattamente da dove derivi, si ipotizza che possa essere ricondotto a timido e quindi timorato, nel senso di uva gentile, docile riferendosi al gusto o nel senso di lenta a maturare cioè tardiva a maturare. Un’altra ipotesi è un riferimento alla produttività incostante, molto variabile a seconda delle annate.

Nel 1998 i viticultori hanno aderito al progetto Derthona, che deriva dall’antico nome di Tortona, che secondo disciplinare sancisce l’immissione dei vini sul mercato ad un anno ed un mese dalla vendemmia.

Partiti da un numero limitato di produttori ad oggi sono sempre di più le realtà che decidono di vinificare e vendere il Timorasso, che è sicuramente uno dei vini più richiesti dal mercato.

Qui trovate la nostra selezione di Timorasso.

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