Che cosa sono gli Ice Wines?
Oggi parleremo di una tipologia di vini molto particolare e di nicchia: andremo a capire cosa s’intende con EisWein, Ice Wines, Vin du glacé o vino di ghiaccio.
Questi vini hanno come principale caratteristica il fatto di essere prodotti da uve raccolte gelate, dato che la vendemmia è svolta tardivamente, all'inizio o durante la stagione invernale.
I grappoli vengono lasciati sulla pianta fino a quando le temperature non scendono sotto lo zero e gli acini si congelano, fino al massimo ad una temperatura di – 8 °C. La vendemmia dev’essere fatta molto velocemente e l’uva dev’essere pigiata prima del suo scongelamento; per questo motivo, spesso viene fatta di notte o nelle prime ore del mattino, in modo da evitare che le temperature si alzino.
Questo metodo fa sì che il mosto ricavato dalla pigiature sia estremamente concentrato in termini di zuccheri, acidi e sostanze aromatiche, proprio grazie al fatto che l'acqua rimane separata e non diluisce i componenti. Infatti i mosti degli Ice Wines contengono tra i 180 e i 320 grammi per litro di zuccheri, contro i 250g/l massimi dei vini passiti, quantità di zuccheri che rallenta l’attività dei lieviti in fermentazione, rendendola estremamente lenta, tanto da durare anche alcuni mesi.
I vini che ne derivano sono principalmente vini da dessert, complessi, intensi, aromatici, ricchi di profumi e con una spiccata dolcezza controbilanciata da una notevole acidità.
Un metodo di produzione come questo cosi tanto “schiavo” del clima non da la possibilità di produrre vini ogni anno, infatti è possibile che le condizioni climatiche non siano favorevoli per le gelate adatte.
Le origini di questo metodo di vendemmia e produzione come spesso accade sono figlie del caso, infatti pare che a Würzburg in Franconia, Germania nel 1700 siano state pigiate delle uve colpite da una gelata, nel tentativo di recuperare almeno parte del raccolto. Questo ha creato un mosto estremamente concentrato che potremmo definire il primo Eiswein.
Questa tecnica fu perfezionata successivamente dall’enologo tedesco Hans Georg Ambrosi, che grazie ai suoi esperimenti negli anni ’60 del ‘900 diede inizio alla tradizione che ha reso la Germania la patria di questa tipologia di vino, soprattutto per quanto riguarda i vini prodotti da uve di Riesling renano. Questi vini in Germania sono rappresentati da una specifica categoria del sistema di qualità QmP, Qualitätswein mit Prädikat.
La nazione che è diventata un vero e proprio punto di rifermento per questa tipologia di vini è sicuramente il Canada. Fu dall’intuizione di un tedesco emigrato lì nel 1970, Walter Hainle, che prese piede la produzione di questi vini. Le condizioni climatiche, per esempio, della Columbia Britannica o dell’Ontario, in particolare della Penisola di Niagara, sono adatte per dare vita agli Ice Wines ogni anno. Il vitigno maggiormente sfruttato è il Vidal, che è un incrocio tra il Trebbiano toscano (l’Ugni Banc per i francesi) e il Rayon d’Or, uno dei vitigni creati nell’800 da Albert Siebel (Seibel 4986). Come in Germania, la produzione è regolamentata da un disciplinare apposito istituito dalla VQA, Vintners Quality Alliance Canadese.
Oltre alla Germania, un'altro paese europeo famoso per la produzione di Ice Wines, che ne regolamenta la produzione, è l'Austria.
Per questa tipologia di vini vengono usate anche altre varietà a bacca bianca come le uve Chardonnay, Chenin Blanc, Ehrenfelser (incrocio fra Riesling e Sylvaner), Gewürztraminer, Kerner, Pinot Bianco e il Seyval Blanc. Inoltre, anche se in minor percentuale, ci sono alcuni vini a bacca rossa prodotti con questo metodo, come il Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero e raramente Syrah.
Essendo vini particolari vi invitiamo a cercarli e provarli cosi da poterne gustare le peculiarità.