Storie di Cantine: “Bodega Catena Zapata”
La storia di cantine di oggi nasce dalla lettura di un articolo sulle 50 cantine più belle del mondo del 2023, siamo rimasti piacevolmente stupiti che al primo posto ci fosse una cantina argentina.
Quindi la curiosità ci ha spinto ad approfondire ulteriormente la questione.
La Catena Zapata è un insieme incredibile di sogni, speranze, cadute e rivincite. Tutto nasce nel 1902 da Nicola Zapata emigrato italiano in Argentina, in quell’anno pianterà il suo primo vigneto di Malbec a Mendoza, che per lui rappresentava la terra promessa.
Sogno coltivato e portato avanti anche dal figlio Domingo che, come il padre, credeva fermamente nel valore del Malbec coltivato in quella zona e che potesse un giorno competere con i migliori vini al mondo.
Sarà però Nicolás Catena Zapata “il rivoluzionario”, che dopo la laurea in economia visitò e studiò i metodi di produzione della Napa Valley e dei francesi, a spingere l’azienda di famiglia tra le migliori di Argentina.
Decise di vendere la parte dell’azienda dedicata alla produzione di vino sfuso, venendo accusato di essere “loco” (pazzo), per dedicarsi all’imbottigliamento di vini di qualità, selezionando i luoghi più adatti, le vigne e le uve migliori.
Tradizionalmente i vini della cantina venivano prodotti in vecchie botti, ma Nicolás introdusse l’utilizzo delle vasche d’acciaio a temperatura controllata e le barriques di rovere francese come aveva visto fare in Napa Valley e come veniva fatto in Francia.
Nel 1992 capì che doveva trovare un luogo più adatto per coltivare le sue viti, selezionò quindi delle zone di Mendoza più in altura, come Gualtallary Alto, dove il suo Malbec potesse esprimersi al meglio. Rivoluzionando così l’idea sui terreni di Mendoza che erano stati scartati in precedenza per la poca fertilità. Scoprì che i terreni poveri vicini alle Ande fornivano un terroir in cui le viti davano rese naturalmente basse e maturavano lentamente durante l’estate, così da poter produrre vini di grande equilibrio, eleganza e tannini deliziosamente morbidi.
Altra grande intuizione e svolta di Nicolás fu la creazione delle talee Catena, ovvero provando a coltivare viti provenienti dalla Francia di Malbec non ebbe i risultati sperati, quindi decise di sviluppare la sua selezione di talee di Malbec argentino. Le talee Catena sono parte importante del profilo aromatico, dell’eleganza e della tipicità dei Malbec della Catena Zapata.
Ad oggi la tenuta ha sei vigneti storici: Angélica, La Pirámide, Nicasia, Domingo, Adrianna e Angélica Sur. Al fine di esaltare ogni parcella dei vigneti della tenuta ciascuna vigna viene vinificata separatamente, così da valorizzare ogni singolo terroir, come avviene in Borgogna ad esempio, elevando ancora di più la qualità dei vini della Bodega Catena Zapata.
Un mix di tradizione e innovazione, i vini della Catena Zapata sono figli delle origini italiane, dei terreni calcarei di Mendoza, degli studi della Napa Valley in California e dei grandi vini di Bordeaux e della Borgogna e della passione incredibile della famiglia per la coltivazione e produzione di vino.
Il sogno della famiglia di riuscire a creare un vino degno di competere con i grandi del mondo è stato realizzando quando l’annata 1994 fu lodata da Robert Parker, ed è stato classificato come primo Malbec dell’Argentina nel primo articolo del Wall Street Journal proprio su quell'uva.
Nicolás non ha dimenticato il tempo passato in California e nel 1997 decise di creare un vino a base Cabernet Sauvignon, sarà la figlia Laura a chiamarlo come lui “Nicolás Catena Zapata”. Un blend di 95% Cabernet Sauvignon e 5% Malbec che riscuoterà grande successo nel 2001, quando verrà degustato alla cieca insieme ai grandi vini europei ed americani da numerosi esperti del settore senza sfigurare.
Italia, Argentina, California, Francia un’incredibile fusione tra passato, presente e futuro di una famiglia orgogliosamente attaccata al suo territorio e al suo vino.