Le radici dello Château Latour risalgono al XIV secolo, quando la tenuta era conosciuta con il nome “La Tour à Saint-Lambert” e faceva parte dell’ampio feudo di Saint-Lambert. Nel 1331, la famiglia de Pontac acquista i terreni e lo Château, da qui inizia la coltivazione delle vigne e la produzione di vino. La prima menzione documentata del nome “Château Latour” risale al 1378.
La proprietà nei secoli successivi è passata attraverso diverse proprietà, tra queste la famiglia Ségur che contribuì alla crescita e al piazzamento tra i migliori produttori di Bordeaux. Nel 1962 lo Château viene acquisito dalla famiglia francese Pearson, che modernizzarono la cantina e migliorarono tutti i processi di vinificazione. Nel 1993 Château Latour diventa di proprietà di François Pinault, magnate francese, che tutt’ora ne detiene le redini.
Lo Château è composto da 80 ettari di vigneto, di cui 48 dei quali sono raggruppati all'interno di un recinto con viti di oltre 40 anni che costituiscono il cuore del Domaine. I vitigni sono costituiti per il 76% da Cabernet Sauvignon, il 22% da Merlot e il restante 2% da Cabernet Franc e Petit Verdot.
La tenuta si trova nella regione di Pauillac, nel cuore della prestigiosa denominazione di origine controllata (AOC) di Bordeaux, nella regione vinicola del Médoc sulla riva sinistra della Gironda. Come già detto per gli altri quattro Premiers Grands Crus Classés, il territorio è uno dei più adatti per la coltivazione di vini. La posizione, privilegiata, dello Château Latour offre un clima temperato oceanico con una buona esposizione al sole, che favorisce la maturazione uniforme delle uve. Il terroir, conosciuto come “Graves”, è composto da ghiaia, sabbia e argilla, che favorisce il drenaggio dell’acqua e il riscaldamento del terreno, il resto è fatto dall’altitudine modesta delle colline su cui sono coltivate le vigne e dalla vicinanza con l’oceano e con la Gironda, che garantiscono lievi escursioni termiche e quindi inverni freschi e umidi ed estati calde e asciutte. L’esposizione a Sud e Sud-Ovest delle vigne massimizza e favorisce la maturazione delle uve garantendo una delle migliori esposizioni alla luce solare.
Château Latour produce principalmente tre vini:
Château Latour Grand Vin, vino di punta della tenuta creato con le uve provenienti dalle vigne più antiche e di alta qualità. È un blend di Cabernet Sauvignon, percentuale maggiore, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot.
Les Forts de Latour, secondo vino della tenuta creato da uve di vigneti più giovani o parcelle meno prestigiose, che però rendono anche questo un blend di assoluto valore.
Pauillac de Château Latour, terzo vino della tenuta prodotto dalle uve dei vigneti più giovani, creato per essere più accessibile ai consumatori pur mantenendo gli standard di qualità dello Château.
Il processo di vinificazione di Château Latour è una commistione di passato e presente, la raccolta delle uve avviene ancora manualmente per garantire la massima cura nella selezione dei grappoli migliori a piena maturazione e il massimo equilibrio tra zuccheri, acidità e aromi. Dopo diraspatura, pigiatura, fermentazione, macerazione la fase di affinamento avviene in barriques di rovere francese che può durare da 18 a 24 mesi o più, seguita dalla fase di assemblaggio selezionando le migliori barriques per creare il miglior bland possibile. Avviene poi una fase di invecchiamento in bottiglia prima di essere messo in commercio.
Château Latour, come detto qui, è una delle quattro cantine originali di Bordeaux ad essere state classificate come Premier Grand Cru nel 1855.
Nel nome, la parola “Château” non è effettivamente riferita ad un castello, infatti il termine è utilizzato nelle denominazioni delle cantine vinicole di Bordeaux per indicare una tenuta o una proprietà vinicola, anche se non dotate di un edificio fortificato.
Nel tempo Château Latour è diventato icona culturale, citato in film, libri e opere d’arte, nei quali è utilizzato spesso come simbolo di ricchezza, raffinatezza e successo. Nonostante la fama mondiale, però è da sempre una cantina con grande attenzione alla riservatezza, ad esempio le visite in cantina sono disponibili solo su prenotazione e in determinati periodi dell’anno, così da emanare sempre un alone di esclusività.