Storie di Cantine: Château Montrose

Storie di Cantine: Château Montrose

Continuiamo la nostra passeggiata virtuale tra i vigneti di Bordeaux, oggi parliamo di uno dei primi dei secondi. :)

Château Montrose infatti è uno dei 14 produttori di Bordeaux che fa parte del secondo gradino del podio della Classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux del 1855 (Second Crus/Deuxièmes Crus) qui trovate l'articolo.

Château Montrose viene fondato nel 1815 da Etienne Théodore Dumoullin che disboscò dei terreni venduti alla sua famiglia da Nicolas Alexandre de Ségur, famoso per essere stato proprietario anche di Château Lafite e Latour, in quell’anno piantò le prime viti e costruì gli edifici necessari per la vinificazione. Alla sua morte nel 1861 Dumoulin lasciò un vigneto di ben 95 ettari, che è l'attuale dimensione, ai suoi eredi. Sotto la sua direzione nel 1855 Château Montrose fu classificato come Second Cru, consacrandone la qualità e onorando un vigneto che all’epoca aveva “solo” 40 anni. Nel 1866 la proprietà passò a Mathieu Dolfus, che riorganizzò e modernizzò la tenuta, dalla vigna alla cantina. Fu un pioniere nel campo delle risorse umane, creando condizioni di lavoro e di vita ideale, ad esempio alloggi nella tenuta, assistenza sanitaria gratuita e partecipazione agli utili per i lavoratori. Oltre a essere il progettista del “villaggio di Montrose”, fu lui ad arginare la piaga della fillossera nella tenuta, istallando una turbina eolica che pompava l’acqua da un pozzo sotterraneo e allagava il terreno. La turbina, che è stata preservata nel tempo, è oggi uno dei simboli dello Château. Dal 1896 al 2006 la proprietà restò nelle mani della famiglia Charmolüe, che nonostante una gravissima crisi economica e due conflitti mondiali mantenne il livello dei vini e della tenuta altissimi. Nel 1960 Jean-Louis Charmolüe ripiantò il vigneto e modernizzò le strutture consolidando la posizione di Montrose come uno dei migliori vini del Médoc. Nel 2006 Martin e Olivier Bouygues acquistano Château Montrose, da allora puntano a far rendere al meglio il terroir unico della tenuta.

Il nome Montrose, secondo una delle teorie più accreditate, potrebbe essere ispirato al nome di un'antica rosa che cresceva nei giardini della tenuta.

Lo Château è situato nella regione di Saint-Estèphe, nel Médoc, sulla “Rive gauche”, nella parte settentrionale di Bordeaux in Francia. Come per molti degli altri Château di Bordeaux di cui abbiamo parlato, anche il terroir di Montrose è contraddistinto da ghiaia e argilla, con buon drenaggio che favorisce la salute delle viti. Il clima è marittimo, con forti influenze dell’Oceano Atlantico, infatti le brezze marine contribuiscono a moderare le temperature estive e autunnali, creando le condizioni favorevoli per una maturazione lenta e uniforme delle uve, a cui si aggiunge un'ottimale esposizione delle vigne al sole.

Le varietà di uve coltivate sono quelle classiche della zona di Bordeaux, il vigneto è piantato per un 60% con Cabernet Sauvignon, per un 32% con Merlot, per un 6% da Cabernet Franc e per un 2% da Petit Verdot. Ogni parcella viene vinificata separatamente, in modo d’avere a disposizione una vasta gamma di vini al momento dell’assemblaggio, l’affinamento poi viene fatto in barriques di legno francese.

I vini prodotti nella tenuta sono diversi:

Château Montrose, vino di punta prodotto con le uve provenienti dalle migliori parcelle, tipico taglio bordolese. Composto in prevalenza da Cabernet Sauvignon e Merlot a cui vengono aggiunte piccole quantità di Cabernet Franc e Petit Verdot, la percentuale varia da un’annata all’altra a seconda delle condizioni climatiche, delle caratteristiche delle uve ma soprattutto dalle decisioni degli specialisti in cantina. Un vino rosso noto per la sua struttura solida e la complessità aromatica, presenta tannini ben integrati e una combinazione di frutti neri maturi, spezie, tabacco e note terrose. Grazie alla sua struttura robusta ha una grande capacità di invecchiamento, diventando nel tempo più morbido e rotondo in bottiglia.

La Dame de Montrose, secondo vino della tenuta progettato per essere più accessibile e pronto da bere “più giovane”. Questo vino rosso è noto per la sua eleganza e freschezza con una struttura più morbida e setosa rispetto a Château Montrose, spiccano le note di frutti rossi e neri freschi come ciliegie, lamponi e ribes nero. La composizione in questo caso ha una predominanza del Merlot con una percentuale significativa di Cabernet Sauvignon e poi piccole parti di Cabernet Franc e Petit Verdot come il fratello più prestigioso.

Le Saint-Estèphe de Montrose, ultimo aggiunto alla gamma di offerte dello Château, progettato per essere un’opzione economicamente più accessibile ai consumatori. Prodotto da uve provenienti da vigne più giovani, nonostante questo il risultato è eleganza ed equilibrio, le sue note di frutta sono ben integrate con l’acidità e i tannini creando armonia e piacevolezza.

Da due secoli Château Montrose rappresenta una delle migliori espressioni del terroir unico di Bordeaux, nonostante i cambi di proprietà e le difficoltà affrontate negli anni.

Qui trovate la nostra selezione.

Torna al blog