Storie di Cantine: "Donnafugata"

Storie di Cantine: "Donnafugata"

Per questo nuovo articolo di Storie di Cantine ci dedichiamo ad uno dei produttori più iconici d’Italia famoso per qualità, tradizione, innovazione ed occhio all’immagine. La si potrebbe definire la cantina più fashion data la partnership consolidata con Dolce&Gabbana.

Per raccontare la storia di questa cantina partiamo dalla metà del 1800 quando la famiglia Rallo, che fonderà poi Donnafugata, entra nel mondo del vino in Sicilia seguendo le orme degli imprenditori inglesi dell’epoca che dominavano il commercio di vini e liquori via mare. A Marsala, crocevia di questo commercio, creerà le storiche cantine di famiglia.

Ma è nel 1983 che viene fondata Donnafugata da Giacomo Rallo alla quarta generazione nel mondo dell’imprenditoria e dalla moglie Gabriella, pioniera della viticoltura di qualità. Sarà poi nel 1990 che i figli José e Antonio entreranno in azienda.

Il nome Donnafugata fa riferimento al romanzo di Tomasi da Lampedusa “Il Gattopardo”, ambientato sulle colline di Contessa Entellina. Proprio da un piccolo nucleo di vigneti in quella zona ha inizio la storia di questa azienda.

Bisogna necessariamente sottolineare il profondo legame che questa azienda ha con la propria terra, infatti Donnafugata è da 30 anni che si prodiga per la salvaguardia del territorio e della biodiversità, cercando di valorizzarle al meglio possibile. In più aderisce alla Fondazione SOStain Sicilia, il cui obbiettivo è perseguire pratiche coerenti con gli obbiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per uno Sviluppo sostenibile.

Anno fondamentale è il 1989 quando l’azienda sbarca sull’isola vulcanica di Pantelleria, dove si coltiva lo Zibibbo ad alberello pantesco su terrazzamenti cinti da muretti a secco (patrimonio dell’UNESCO dal 2014). Da un processo produttivo innovativo e da un approccio sartoriale nasce il "Ben Ryé" (che potete trovare qui) Passito di Pantelleria, uno dei vini dolci più apprezzati del mondo. Prodotto che richiama ogni anno un numero incredibile di turisti sull’isola e nelle tenute dell’azienda.

Altro anno molto significativo per l’identità di quest’azienda è il 1994, quando Gabriella incontra l’illustratore Stefano Vitale. Da questo incontro nasce la prima etichetta d’autore “La Fuga”, che rivoluzionò l’immagine che si aveva dell’etichette del tempo. L’affinità tra l’illustratore e il mondo Donnafugata era totale cosi da esprimere in etichetta la passione e l’autenticità dell’azienda.

Il 1995 è la prima annata del “Mille e una Notte”, vino concepito da Giacomo Rallo insieme al grande enologo Giacomo Tachis. Che divenne un’icona dell’azienda e dell’eccellenza italiana, un vino longevo da collezionare.

Con la vendemmia del 2016 l’azienda inaugura le sue tenute sull’Etna e a Vittoria, con l’obbiettivo di rappresentare le straordinarie potenzialità della Sicilia.

La cura dei dettagli e la passione per la Sicilia sono i valori che accomunano Dolce&Gabbana e Donnafugata, due eccellenze del Made in Italy. Da questa partnership nasce una collezione di vini, straordinari ambasciatori della Sicilia: Rosa, Tancredi, Cuordilava ed Isolano.

Fonte: "Donnafugata Radici e Valori"

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