Storie di Cantine: “Emidio Pepe”

Storie di Cantine: “Emidio Pepe”

Solo la ferma convinzione di un’idea può spingere un uomo ad andare contro le consuetudini familiari e le regole di tutte le persone che producevano vino intorno a lui. Riuscendo negli anni a convincere anche i più scettici.

Emidio Pepe, terza generazione a produrre vino, decide di puntare su due sue convinzioni: imbottigliare il vino prodotto dalla famiglia, fino ad allora venduto sfuso e far invecchiare il Montepulciano e il Trebbiano d’Abruzzo, fino ad allora ritenuti vini da bere giovani. Dal 1899 l’omonimo nonno iniziò a produrre vino e a venderlo sfuso, cosi come il padre, sarà infatti il giovane Emidio Pepe nel 1964 ad iniziare ad imbottigliarlo e a puntare sull’invecchiamento.

La grande caparbietà di Emidio Pepe porterà i suoi vini in Europa e poi in America, nel primo periodo viaggiando con il baule della sua macchina pieno di bottiglie portando lui stesso il suo vino in giro, poi sarà un importatore a esportarli oltre oceano. Grazie a questa indomabile volontà i vini e il marchio Emidio Pepe sono conosciuti non solo in Italia.

La Pepe è un’azienda legata in maniera indissolubile al territorio di Torano Nuovo, in provincia di Teramo in Abruzzo, dove si trovano i terreni vitati, gli altri coltivati e la casa di famiglia.

La caratteristica più importante della famiglia Pepe che viene tramandata di generazione in generazione è il rispetto per la terra, il vigneto ed il vino che vengono trattati, dal primo all’ultimo momento, nella maniera più naturale possibile. Basti pensare che la raccolta è fatta ancora rigorosamente a mano, scegliendo i grappoli migliori e i più sani, o che per i bianchi la pigiatura avviene con il metodo tradizionale ovvero con i piedi, o che per i rossi la diraspatura delle uve avviene a mano.

La vinificazione e l’affinamento avvengono in cemento che permette al vino di esprimersi per quello che è veramente, senza “contaminazioni” esterne e senza chiarificazioni e filtraggi, avendo solo la pazienza di aspettare il vino.

La fase più distintiva della Pepe è la maturazione dei propri vini in bottiglia, e non in barrique o botte. Il vetro, infatti, è considerato dalla famiglia uno dei migliori materiali per la conservazione, perché non influisce sulla qualità del prodotto.

Uno dei luoghi più importanti della Pepe è indubbiamente la cantina dove vengono stoccate le bottiglie ad invecchiare, una biblioteca con oltre 40 annate e 350 mila bottiglie.

Da sempre Emidio Pepe stocca almeno la metà delle bottiglie di ogni annata in questa cantina, rilasciando piccole quantità di bottiglie ogni anno delle annate precedenti che sono ritenute dalla famiglia pronte per essere commercializzate.

Dopo l’ultima ristrutturazione della casa di famiglia sono state create anche delle stanze per l’accoglienza ai turisti che sono interessati a conoscere meglio la Emidio Pepe, i suoi vini e i prodotti della terra che producono.

Il Montepulciano d'Abruzzo descritto come il vino del futuro per la sua bellezza immediata e il suo potere di invecchiamento, il Trebbiano d'Abruzzo varietà antica ed indigena delle colline Teramane, il Pecorino che è originario dei territori al confine tra Marche e Abruzzo, in un'area fra il fiume Tronto e i Colli Aprutini, il Cerasuolo che è ottenuto da uve Montepulciano d'Abruzzo vinificato come i vini bianchi ovvero l'uva viene pigiata con i piedi e il mosto fermenta senza bucce, dando un rosato intenso dalla forte personalità.

La terra, l’uva, la pazienza e la famiglia i fondamenti per fare alcuni dei migliori vini d’Italia.

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