Storie di Cantine: "Louis Roederer Cristal”

Storie di Cantine: "Louis Roederer Cristal”

La Cuvèe di champagne imperiale.

Nella seconda metà dell’800 la Roederer produceva circa 2 milioni e mezzo di bottiglie e circa un terzo era destinato al mercato Russo.

La nascita del “Cristal” è figlia dell’amore dello Zar Alessandro II per lo champagne della maison Louis Roederer, infatti sarà su sua richiesta che verrà creato.

Nel 1876 proprio per accontentare lo Zar venne creata la Cuvée Cristal per l’aristocrazia russa, che fu la prima Cuvèe de Prestige creata in Champagne. Lo Zar pretese che la bottiglia fosse trasparente così da poterne controllare il contenuto e che il fondo fosse piatto così da non celare oggetti al di sotto, spaventato da potenziali attentati.

Dopo numerose prove la famiglia Roederer riuscì a creare una bottiglia di cristallo abbastanza robusta da riuscire a contenere lo champagne con 6 atmosfere, creando una bottiglia che da allora sarà iconica ed emblema della cantina. La sola differenza con la bottiglia di all’ora è il materiale, cambiato dal cristallo al vetro, nonostante questo il nome è rimasto “Cristal”.

Lo zar Alessandro II morì il 13 marzo 1881 “ironicamente” per un attentato mentre faceva ritorno in carrozza al Palazzo d’Inverno, ordigno esplosivo che non venne nascosto in una bottiglia di champagne. Lo zar rimane probabilmente il più grande consumatore di Champagne Cristal che sia esistito, con un ordine annuale di 460mila bottiglie che venivano bevute durante le feste e banchetti.

Dopo la rivoluzione di Ottobre, la Roederer dovette trovare un nuovo mercato per sopperire alla perdita di vendite in Russia. Sarà il mercato americano a sopperire a questo calo fino alla grande crisi del 1929, questo ulteriore colpo spinge la famiglia Roederer a rimettere sul mercato la sua Cuvèe più famosa, “Cristal” ritorna in produzione nel 1932 e da allora verrà prodotto solo nelle migliori annate in vendita a tutti Zar e non.

Il “Cristal” viene prodotto da sole uve di vigneti di proprietà, al 99% classificati Grand Cru, composto per il 60% circa da Pinot Noir e 40% circa da Chardonnay. Solo in due annate lo Chardonnay prevalse, nel 1988 e 1993. Lo champagne invecchia in cantina per 6 anni e poi riposa 8 mesi dopo la sboccatura (dégorgement che abbiamo spiegato in Che cos’è la “Sboccatura” o il “Dégorgement”?), il “liqueur d’expedition” è composto da un assemblaggio di vini (da 8 a 10) provenienti dai migliori Crus dei vigneti Roederer invecchiati in botti di quercia.

Nel 1976, a distanza di 100 anni dalla prima uscita di “Cristal”, nacque la versione Rosè, con uve provenienti da Ay, Avize e Le Mesnil.

Tutte le bottiglie di “Cristal” e “Cristal” Rosè vengono sottoposte a Remuage (che abbiamo spiegato in Che cos’è il “Remuage”?) e come detto vengono messe in commercio solo quando ritenute pronte, ad esempio l’annata 2009 uscì prima della 2008.

Particolarità del Cristal è la capacità di invecchiamento, infatti può essere conservato per più di vent’anni mantenendo la sua freschezza.

La Louis Roederer, che deve il suo nome al proprietario che la rese grande a partire dal 1833, è stata fondata a Reims nel 1776. Attualmente è una delle poche grandi Maison di champagne ancora a gestione famigliare e sempre di proprietà della stessa famiglia.

L’azienda ha sin dall’inizio puntato su uve prodotte da terreni di proprietà, e non sull’acquisto da altri produttori come fanno altre cantine, per avere il massimo controllo sui i vitigni.

La famiglia Roederer attualmente possiede circa 240 ettari suddivisi nei tre migliori Cru dello Champagne, Montagne de Reims (circa 65 ettari), Côte des Blancs (75 ettari) e della Vallée de la Marne (circa 65 ettari). Nella tenuta dell’azienda sono presenti tutti e tre i vitigni storici della zona, Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier.

Il “Cristal” nel tempo ha sempre mantenuto l’idea di qualità e di esclusività che fin dalla sua creazione lo ha caratterizzato.

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