Storie di Cantine: “Pio Cesare”

Storie di Cantine: “Pio Cesare”

Più di 140 anni e non sentirli.

Un’azienda fondata nel 1881 che riesce ad essere attuale e tradizionale al medesimo tempo, fiera rappresentante del suo territorio. Fondata per l’appunto da Pio Cesare alla fine dell’800, intuendo le potenzialità delle Langhe, sarà proprio lui a tracciarne le linee guide che ancora caratterizzano l’azienda, portate avanti agli inizi dell’900 dal figlio Giuseppe Pio con l'ampliamento della cantina.

Sarà la terza generazione, composta da Rosy figlia di Giuseppe e dal marito Giuseppe Boffa, che porterà il marchio Pio Cesare alla fama e notorietà sul mercato nazionale ed internazionale. Fiore all’occhiello dell'azienda sicuramente è il Barolo di cui è uno degli interpreti più autorevoli ed apprezzati del mondo vitivinicolo.

Con la quarta generazione a capo dell’azienda c’è Pio Boffa, viticoltore lungimirante e ambasciatore del Barolo e del Barbaresco nel mondo. Attualmente la Pio Cesare è condotta dalla giovane figlia Federica e dal nipote Cesare, quinta generazione di un’azienda proiettata al futuro con un filo indissolubile con il passato.

Tratto distintivo dalla sua fondazione è rispettare il carattere di ogni vigna ma attraverso il connubio delle molteplicità, che compongono la Pio Cesare, al fine di creare vini veramente rappresentativi dell’azienda. Rispettandoli nella loro singolarità ma rappresentarli insieme è la missione che si tramandano da sempre, citando le parole della proprietà.

Per il 140esimo anniversario, nel 2021, alle storiche etichette della Pio Cesare, che riportano lo stemma della città di Alba, sono stati aggiunti in calce i nomi Barolo Pio e Barbaresco Pio, che sono gli appellativi dati dagli appassionati e come vengono chiamati da sempre in famiglia. Sulle capsule di tutti i vini e sull’etichetta del Barolo Pio sono state aggiunte le cifre 1881-2021 per ricordare l’anniversario.

Oltre alle aggiunte in etichetta l’azienda, sempre per la ricorrenza, fa uscire due tirature limitate: Barolo del comune di Serralunga d’Alba 2017 e il Barolo Riserva 2000.

Per il primo si tratta di una selezione di ognuna delle quattro proprietà nel comune di Serralunga d’Alba, ovvero Ornato, La Briccolina, La Serra e Lirano, riprodotte in etichetta con un tetraedro multicolore e di cui sono state fatte solo 1881 bottiglie numerate proprio per ricordare l’anno di fondazione e in onore del legame della Pio Cesare con il comune.

Per il secondo si tratta di un omaggio al Barolo e alla sua longevità, oltre all'intensa relazione che ha con la famiglia. Ogni anno infatti la Pio Cesare “nasconde” in cantina un piccolo quantitativo di bottiglie, l’annata è stata scelta da Pio Boffa perché a cavallo dei due secoli. Le bottiglie “nascoste” sono conservate in una parte protetta e segreta della cantina chiuse a chiave, che è stata custodita con cura prima dalla signora Rosy e poi da Pio la quale è stata riprodotta in etichetta. Di questo Barolo Riserva 2000 ne sono state immesse solo 500 bottiglie nel mercato.

Di sicuro il vino rosso è tradizionalmente espressione migliore della Pio Cesare, ma di estrema qualità è anche lo Chardonnay Piodilei. Nato nel 1985, segue l'idea che contraddistingue i vini della famiglia fondendo uve provenienti da diversi vigneti.

Con l’annata 2019 sono in vendita i cru (single-vineyard) di Barolo, “Ornato” e “Mosconi”, di Barbaresco, “il Bricco”, di Barbera, Fides Barbera d’Alba Superiore “Vigna Mosconi”.

Sono stati reintrodotti da poco anche un Vermouth, prodotto con base Chardonnay e una miscela di 26 piante aromatiche, e un Barolo chinato entrambi rigorosamente fatti con la ricetta tradizionale.

In conclusione la Pio Cesare è stata e sarà emblema di tradizione ma soprattutto espressione del futuro di quello che sarà il vino delle Langhe.

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