Storie di Cantine: "Ruinart"

Storie di Cantine: "Ruinart"

La più antica maison di Champagne nata dal “vin de bulles”.

Partiamo dall’inizio, Dom Thierry Ruinart, padre benedettino, capì con lungimiranza che alle feste nei salotti dell’aristocrazia francese dei primi del 1700 la cosa più richiesta fosse il “vin de bulles” (vino con le bollicine). Da lì l’idea di produrre quella tipologia di vino nella sua zona di provenienza, ovvero la zona dello Champagne.

Sfruttando un’ordinanza di Luigi XV, del 25 maggio 1728, che permetteva il trasporto del vino in bottiglia, che semplificava e agevolava la commercializzazione del vino dato che fino ad allora erano ammesse solo le botti come contenitore.

Sarà Nicolas Ruinart il nipote, figlio del fratello che commerciava in tessuti, a rendere realtà l’idea di Dom Thierry, fonderà, infatti, la Ruinart il 1° Settembre 1729 a Reims, dando così vita alla prima "maison de Champagne". Dopo 6 anni Nicolas deciderà di abbandonare il commercio di tessuti per dedicarsi alla produzione di Champagne, dando il via a ben 7 generazioni di produttori.

Il figlio di Nicolas, Claude, sposterà la sede della maison, diventata Ruinart Pére et Fils, fuori da Reims e scelse Saint Nicaise per gli ampi spazi disponibili. Nel 1768 acquistò quello che da lì in avanti sarà un simbolo dell’azienda e dell’affinamento della Ruinart, le Crayères, ovvero cave di gesso risalenti al periodo gallo-romanico, a ben 38 metri di profondità. Irénée, figlio di Claude, fu sindaco di Reims e nel 1825 convinse re Carlo X a tornare in città per l’incoronazione la notte di Natale, tradizione iniziata nel 496. Grazie a questo legame con il re alla famiglia Ruinart vennè conferito il titolo di visconti di Brimont, il cui stemma è riportato sulle bottiglie di Champagne. Concludiamo le citazioni storiche con Edmond Ruinart, Il Viaggiatore, che esportò in Russia e America i prodotti di famiglia nella prima metà del 1800.

Alla base della produzione degli Champagne Ruinart c’è uno specifico vitigno, lo Chardonnay, le uve provenienti dalla Côte des Blancs e dalla Montagne de Reims sono al centro di tutte le Cuvée dell’azienda, Brut, Blanc de Blancs o Rosé. Il Blanc de Blancs, che è il più emblematico della maison e lo è dal 1959, è composto totalmente da Chardonnay.

Una delle caratteristiche degli Champagne Ruinart è, come detto, l’affinamento nelle Crayères, che per i non millesimati dura fino a 3 anni, da 9 a 10 anni per il Dom Ruinart.

Nel 1963 la Ruinart è stata acquistata da Moët et Chandon, quindi ad oggi fa parte della incredibile “scuderia” del gruppo LVMH.

Lo slancio innovativo e la ricerca costante di migliorare i propri prodotti rendono la “plus ancienne Maison de Champagne” con quasi 300 anni di onorato servizio un’azienda lanciata verso il futuro.

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