Storie di Cantine: "Vietti"

Storie di Cantine: "Vietti"

Da un viaggio in America alla proprietà americana.

Per spiegare quanto sia legata al territorio la cantina Vietti basti pensare che dalla fine del 1800 ad oggi l’azienda è sempre stata a Castiglione Falletto nelle Langhe, Carlo Vietti infatti creò sul punto più alto di quel borgo medievale la cantina di famiglia.

Sarà poi il figlio Mario, tornato da molti anni trascorsi negli Stati Uniti, nel 1917, a far fare il salto da realtà agricola ad azienda vitivinicola, focalizzandosi sulla qualità dei vini. Sarà lui a dare l’impronta che caratterizza tutt’ora l’azienda cioè la ricerca dei vigne migliori anche se non vicine tra loro come voleva la tradizione, per questo motivo fu chiamato il “pazzo americano”.

Altra scelta controcorrente dell’azienda fu nel non estirpare Barbera quando tutti passarono al Nebbiolo, decisione che premia oggi l'azienda con una Barbera Superiore di alta qualità fatta proprio dalle vigne vecchie di Scarrone con ormai più di 70 anni.

Negli anni ’50 sarà Alfredo Currado, marito di Luciana Vietti ed enologo a prendere le redini dell’azienda, mixando la grande esperienza della famiglia Vietti e nuove intuizioni, facendo andare a braccetto capacità vitivinicola, arte e cultura.

Il 1961 è l’anno che segna un’ulteriore svolta all’insegna della qualità infatti viene realizzato uno dei primi Cru di Barolo, il Rocche di Castiglione. Nel 1967 avviene la prima vinificazione in purezza dell’Arneis, spingendo la proprietà delle vigne dell’azienda alla zona del Roero.

Dal 1974 le etichette Vietti sono legate al mondo dell’arte grande passione di Alfredo Currado, fu infatti ad una cena tra amici, sorseggiando un Barolo, che nacque l’idea di creare delle etichette d’Autore.

Le attuali etichette Vietti sono state disegnate da Gianni Gallo artista della zona ed ogni tipologia di vino ne ha una specifica con riferimenti alla flora, alla fauna e al mondo del vino. La curiosità è che dal 1982 per il Barolo Villero ogni anno viene chiamato un artista per disegnare le etichette delle bottiglie di vino e le prime 100 sono disegni veri e propri, incollati a mano e con la firma originale dell’autore.

 

L’eredità intellettuale, professionale e prospettica di Alfredo Currado e Luciana Vietti verrà raccolta negli anni ’80 dal genero Mario Cordero e poi dagli anni ’90 dal figlio Luca Currado Vietti, affiancato poi dalla moglie Elena.

Nel 2016 la cantina Vietti diventa di proprietà americana, infatti viene acquistata dalla famiglia Krause (già proprietario della cantina Enrico Serafino). Kyle Krause decide di estendere le proprietà vitivinicole con nuovi Cru sia nella denominazione del Barolo sia del Barbaresco, a cui si aggiunge anche l’acquisizione di appezzamenti e vigneti nei Colli Tortonesi dove viene prodotto il Timorasso.

L’idea di ricerca dei migliori vigneti ha portato le diverse generazioni a capo della Vietti e poi l’attuale proprietà americana ad avere 32 ettari vitati e a produrre: Barolo, Barbaresco, Nebbiolo, Barbera d’Asti, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Freisa, Moscato d’Asti, Roero Arneis e Timorasso Derthona.

Come si può intuire da questo articolo le idee chiare e la volontà di puntare sulla qualità sono le caratteristiche principale di questa cantina che da quasi 150 anni produce vini con sapienza e arte.

Fonte: Vietti,Heritage,la storia

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