2/3. Le Bottiglie: Quali sono le tipologie di bottiglie più utilizzate?

2/3. Le Bottiglie: Quali sono le tipologie di bottiglie più utilizzate?

Dopo aver capito perché il vetro è il materiale più utilizzato (qui l’articolo) capiamo adesso quale siano le forme più utilizzate per contenere il vino e il perché vengono scelte alcune tipologie di bottiglie rispetto ad altre.

Vediamo le bottiglie più utilizzate:

Bordolese: come si può immaginare il nome proviene dalla zona di Bordeaux in Francia, nasce per contenere principalmente i vini rossi da invecchiamento. Ha una forma cilindrica con spalle molto accentuate e con il collo corto. Attualmente è la bottiglia più usata per i vini rossi nel colore verde scuro o marrone, invece con il vetro verde chiaro o trasparente viene utilizzata per alcuni vini bianchi.

Borgognona o Borgognotta: anche qui la provenienza del nome sembra abbastanza scontata, infatti deriva dalla Borgogna sempre in Francia. Ha una forma cilindrica con spalle slanciate e collo allungato. Generalmente è utilizzata per i vini bianchi, anche se in Borgogna si utilizza per rossi e bianchi indistintamente.

Renana / Alsaziana: Qui aggreghiamo due bottiglie molto simili nella forma ma entrambe adatte ai vini bianchi di facile beva che non lasciano depositi e che vengono bevuti in breve tempo o a rossi che producono scarsi sedimenti (come il Pinot Noir alsaziano appunto), la Renana (deve il nome alla regione vicina al Reno) è quella più slanciata delle due. La forma per entrambe infatti è slanciata particolarmente elegante, senza spalle e senza rientranza alla base.

Champagnotta: Prende il nome dalla famosa zona francese dello Champagne, è la bottiglia dedicata ai vini spumanti, la forma parte dalla Borgognotta ma è rigonfiata nella parte centrale, il vetro è più spesso e la base è più larga per resistere alla pressione di 6/8 atmosfere che si crea con le bollicine. Sempre per questo motivo presenta un rigonfiamento nella parte finale del collo per fissare la gabbietta metallica per proteggere e bloccare il tappo. Nella versione “Cuvée” ha il fondo più largo e il collo più lungo.

Albeisa: Deve il suo nome alla città di Alba nelle Langhe, infatti viene introdotta in Piemonte nel ‘700 per differenziare le bottiglie di Barolo, Dolcetto o Barbera da quelle francesi. La forma è simile a quella della Borgognona ma con il collo più corto. Questa bottiglia spesso in colore marrone o comunque scuro è adatta ad accogliere il vino per lungo tempo infatti viene utilizzata proprio per i vini che hanno bisogno di invecchiare.

Porto: Questa bottiglia originaria del Portogallo è adatta ai vini liquorosi infatti prende il nome proprio dal Porto. Ha una forma meno aggraziata perché più bassa e panciuta con spalle molto pronunciate presenta un fondo poco concavo. Viene prodotta in colori scuri quindi in vetri verdi o marroni.

Citiamo infine anche l’Anfora bottiglia molto sagomata con base pronunciata e collo corto, in genere viene utilizzata per alcuni vini della Provenza o per la conservazione dell’olio. In Italia viene utilizzata per il Verdicchio.

Il questo articolo abbiamo visto le forme di bottiglie più utilizzate ma nel prossimo analizzeremo i vari tipi di formato..

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