Storie di Cantine: “Tenuta San Guido e il Sassicaia”

Storie di Cantine: “Tenuta San Guido e il Sassicaia”

- Bolgheri e Bordeaux nel cuore di un ostinato sognatore -

Se la tua idea è fare un vino bordolese nella Maremma toscana ci sono sicuramente molte cose che dovrai fare per riuscirci, ma per renderlo anche un’eccellenza assoluta ci andrà un pizzico di magia.

Oggi parliamo di come un uomo sia riuscito con costanza e dedizione assoluta a realizzare il suo sogno, Mario Incisa della Rocchetta nel 1930 sposa Clarice della Gherardesca e riceve in dote Tenuta San Guido, a Bolgheri frazione di Castagneto Carducci in provincia di Livorno, quello sarà il luogo in cui potrà "innestare" la sua l'idea.

“L’origine dell’esperimento risale agli anni tra il 1921 e il 1925, quando, studente a Pisa e spesso ospite dei Duchi Salviati a Migliarino, avevo bevuto un vino prodotto da una loro vigna sul monte di Vecchiano che aveva lo stesso inconfondibile “bouquet” di un vecchio Bordeaux da me assaggiato più che bevuto, (perché a 14 anni non mi si permetteva di bere vino) prima del 1915, a casa di mio nonno Chigi”.

Il Marchese Mario Incisa della Rocchetta cosi spiegava l’origine della sua idea e la sua passione per il vino di Bordeaux, grazie alle sue visite in terra francese potè riconoscere in una parte del territorio della Tenuta San Guido delle caratteristiche simili ai terreni da cui derivano i vini bordolesi. I sassi o la ghiaia, sono uno dei tratti che accomunano i due luoghi. Se Graves di Bordeaux ha la ghiaia Bolgheri e Tenuta San Guido hanno i sassi, caratteristica da cui deriva il nome "Sassicaia".

All’inizio degli anni ’40 comprerà delle barbatelle di Cabernet Sauvignon, proprio dalla famiglia Salviati di Migliarino, e le innesterà nei terreni della Tenuta San Guido. Da qui fino agli anni ‘70 il vino prodotto non verrà commercializzato ma sarà per uso esclusivo della famiglia.

Uno degli anni cruciali per l'ascesa del Sassicaia sarà il 1972, anno in cui gli Incisa della Rocchetta stringono un accordo con la famiglia Antinori, già citata per Storie di Cantine: “Ornellaia”, per la vendita del loro vino tramite la grande rete commerciale degli Antinori. La prima annata commercializzata sarà il ’68.

Grazie a questo accordo arriverà nella cantina della Tenuta San Guido Giacomo Tachis, il grande enologo degli Antinori, questo nonostante alcune rimostranze di Mario Incisa della Rocchetta metterà in atto alcune modifiche nel processo produttivo, portando innovazione nei metodi semiartigianali utilizzati fino ad allora.

Sarà la nuova gestione di Tachis in cantina e poi l’inserimento di Niccolò Incisa della Rocchetta, figlio di Mario, a delineare la strada che porterà il Sassicaia a brillare nel mondo.

Nel 1974 il giornalista Luigi Veronelli dedicherà al Sassicaia ’68 la sua intera rubrica su Panorama tessendone le lodi.

Ad una degustazione alla cieca dei migliori 32 Cabernet Sauvignon del mondo a Londra nel 1978, il Sassicaia ’72 sbaraglierà la concorrenza dei grandi vini francesi piazzandosi al primo posto.

Il 1994 è l'anno della consacrazione anche a livello burocratico, infatti il Sassicaia passa dalla denominazione di “vino da tavola” a "Bolgheri Sassicaia DOC", denominazione spettante esclusivamente alla Tenuta San Guido di proprietà della famiglia Incisa della Rocchetta in quanto unica proprietaria dei terreni e vigne che possiedono le caratteristiche stabilite dal disciplinare, da lì in poi non sarà solo la tipologia di viti e le tecniche bordolesi ad accumunarla ai grandi cru francesi ma anche lo status.

Tra le annate più rappresentative ci sono la 2016, che ha ricevuto 100/100 da Robert Parker, e la 2015 che viene proclamata da Wine Spectator miglior vino nel 2018.

Oltre alla punta di diamante, la Tenuta San Guido vanta altre due perle assolute, Guidalberto della Gherardesca in onore di un antenato da ricordare (prima annata 2000) e Le Difese che prende il nome dai denti in oro del cinghiale nell'etichetta (prima annata 2002).

La famiglia Incisa della Rocchetta continua a guidare l’azienda e la Tenuta San Guido, portando avanti le idee lungimiranti e legate al territorio che hanno caratterizzato la visione iniziale del suo fondatore Mario, passando poi al figlio Niccolò e adesso a Priscilla, la nipote, attuale brand ambassador dell’azienda.

Qui trovate la nostra selezione di "Sassicaia"

 

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