Per raccontare la storia del Domaine è necessario parlare delle Regina della Borgogna, Marcelle Leroy conosciuta come Madame Lalou Bize-Leroy, oltre a dargli il nome ne è l’essenza stessa.
Partiamo subito dalla famiglia Leroy e dal loro lavoro, infatti sin dalla metà del XX secolo i Leroy si sono occupati della vendita di vino, come negociant du vin figura fondamentale in Borgogna fino ad Armand Rousseau e alla sua rivoluzione della filiera.
Sarà Henry Leroy ha dare una svolta all’azienda di famiglia acquisendo il 50% del Domaine Romanée-Conti (DRC), tenuta che aiuterà a risanare e portare ai livelli più alti del mondo del vino.
L’erede designata della famiglia era Marcelle, la figlia di Henry, che con grande vigore prese le redini dell’azienda storica di famiglia, Maison Leroy, che come detto da sempre commercia in vino di qualità della Borgogna (1955) e poi divenne co-manager della DRC (1973).
Nel 1992 smise di lavorare nel Domaine Romanée-Conti ma ancora adesso mantiene il 25% della proprietà.
Da allora si poté dedicare interamente a “Domaine Leroy”, che aveva già fondato nel 1988, quando acquisì i primi vigneti.
Da sempre grande integralista della coltivazione biodinamica fu uno dei primi produttori di alto livello in Borgogna a compiere passi drastici, un esempio della sua intransigenza fu l’annata 1993, che viene ricordata per l’alto livello di umidità nella Côte d’Or e per la grande quantità di muffe creatasi. Tutti gli altri produttori decisero di “spruzzare” le loro vigne, invece Madame Leroy no. La qualità nonostante la scarsità della produzione fu incredibile, che poi è da sempre l’unico obbiettivo della Leroy.
Ad oggi la Domaine Leroy conta circa 23 ettari di vigneti, tra questi ci sono 9 Grands Crus, 8 Premiers Crus, 9 Villages e alcuni Bourgognes generici.
Se il sogno di Madame Leroy (non troppo nascosto), una volta abbandonata la direzione di DRC, era quello di rivaleggiarci nel produrre i migliori vini di Borgogna è sicuramente riuscita a realizzarlo. Se non per fama mondiale di DRC, quasi impareggiabile, il Domaine Leroy è sicuramente fra i primi 3 migliori produttori della zona, in alcuni anni anche il migliore per alcuni esperti.
Oltre ad essere una delle figure più importanti per la Borgogna Madame Lalou Bize-Leroy è sicuramente l’esempio concreto di ciò che è necessario fare per produrre vini di quel livello in quella zona, basandosi sull’assoluto rispetto per il terroir, per i vigneti, per le uve e il loro tempo di maturazione, mettendo tanta qualità ed esperienza in cantina.
Esempio ulteriore al lavoro svolto in DRC, in Maison Leroy e nella creazione del Domaine Leroy, è Domaine d’Auvenay, tenuta di 4 ettari in Saint-Romain dove Madame Leroy vive con il marito. Questo l’ultimo progetto della Regina della Borgogna, dove viene fatta una micro-produzione di vini di assoluta qualità.