Storie di Cantine: "Château Haut-Brion"

Storie di Cantine: "Château Haut-Brion"

Assemblare e marchiare, pionieri in cantina e nel marketing.

Come nostra consuetudine partiamo da alcune informazioni storiche su uno degli Château più antichi di Francia e del mondo, con 4 secoli di onorato servizio. Nel 1525 viene fondato da Jean de Pontac, uomo d’affari e nobile francese, lo Château Haut-Brion, che è quindi uno dei vigneti più antichi di Bordeaux ancora in attività, da allora situato nella regione di Pessac-Léogan, nella zona di Graves.

Nel corso dei secoli, lo Château è passato attraverso diverse mani e ha subito molte trasformazioni. È stato acquistato dalla famiglia Dillon nel 1935 e ha continuato a godere di una reputazione di eccellenza nel mondo del vino. Negli ultimi decenni, il vigneto è stato gestito da Clarence Dillon Wines, che ha portato avanti la tradizione di produrre vini eccezionali mantenendo l’integrità e lo stile unico di Château Haut-Brion.

Pioniere nel campo vitivinicolo, lo Château Haut-Brion è stato il primo produttore di vino della regione di Bordeaux a praticare l’assemblaggio di diverse varietà di uva per ottenere vini di più alta qualità, del Taglio Bordolese ne abbiamo parlato qui. Inoltre, nel XVII secolo, è stato uno dei primi ad introdurre il concetto di “Cru”, stabilendo una classificazione dei vini basandosi sulla qualità del terroir e delle uve.

Caratteristica fondamentale è proprio il terroir, infatti il vigneto è situato su un terreno composto da un mix di ghiaia, sabbia e argilla, noto come Graves. Il microclima della zona vicino all’estuario della Gironda è unico, grazie anche alle brezze estive provenienti dall’oceano Atlantico regalano estati non troppo calde cosi da permettere una maturazione lenta e uniforme alle uve. L’altitudine dei vigneti favorisce l’esposizione alla luce solare e la circolazione d’aria.

I vitigni a bacca nera dello Château Haut-Brion, sono principalmente tre: il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Cabernet Franc che danno vita allo Château Haut-Brion Rouge, che il vino rosso di punta noto per la sua eleganza, l’equilibrio e la longevità. Per quanto riguarda invece i vitigni a bacca bianca sono due: il Sauvignon Blanc e il Sémillon, che danno vita allo Château Haut-Brion Blanc, vino conosciuto per la sua complessità aromatica, con note di agrumi, fiori bianchi, frutta esotica e mineralità, oltre ad un’elegante struttura e una ottima freschezza. Entrambi i vini sono il risultato di una selezioni di uve rigorosa e attenta, per l’invecchiamento sono utilizzate le botti di rovere francese.

La gamma di vini dell’azienda però non si limita ai due di maggior pregio, infatti sono prodotti altri vini, tra questi Le Clarence de Haut-Brion, secondo vino rosso, e La Clarté de Haut-Brion, secondo vino bianco.

Per quanto riguarda i vini de La Mission Haut-Brion, sempre della famiglia Dillon, parleremo in un altro articolo.

Dobbiamo doverosamente citare la “Classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux” del 1855, di cui abbiamo parlato qui, che incluse lo Château Haut-Brion tra i 5 “Premiers Grands Crus Classès”, onore che ancora tutt’oggi mette nell’élite mondiale del vino lo Château.

Come già detto per Château Margaux (qui), Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti e grande appassionato di vini, nel periodo in cui era ambasciatore in Francia non nascose il suo amore per i vini di Bordeaux, inutile dirlo ma anche lo Château Haut-Brion era uno dei suoi preferiti.

Nel XVIII secolo lo Château Haut-Brion fu uno dei primi a marchiare le proprie botti con il proprio nome e l’anno di produzione, sicuramente una delle prime campagne marketing di brand identity al mondo, che diede riconoscibilità al marchio e garanzia di qualità del vino ai consumatori.

Il nome Haut-Brion deriva dalla parola francese “haut” che significa alto e dall’antico termine medievale “brion” che indicava una piccola collina, significato riconducibile alla posizione geografica dello Château e dei suoi terreni.

Negli anni i vini di questa storica cantina hanno ricevuto un quantitativo straordinario di premi e riconoscimenti, partendo come detto dalla classificazione del 1855, poi ai punteggi di Robert Paker e Wine Spectator, ai numerosi articoli delle riviste di settore come Decanter, Wine Enthusiast e Wine Advocate. Cosa più importante è da sempre desiderato e acquistato dai collezionisti di tutto il mondo.

Per concludere i vini di Château Haut-Brion rappresentano un investimento di qualità assoluta per chiunque cerchi esperienza di degustazione straordinarie, autentiche espressioni del terroir di Bordeaux che possono essere apprezzati sia oggi che in futuro.

Qui la nostra selezione.

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